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100 anni di Alfredo

In ricordo di Alfredo Martini

Oggi il grande Alfredo Martini avrebbe compiuto 100 anni. E' stato corridore professionista dal 1941 al 1957, poi commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo su strada dal 1975 al 1997, 23 campionati del mondo consecutivi, con sei ori, sette argenti e sette bronzi. Ma è stato soprattutto un grande uomo.

Ediciclo ha voluto rendergli omaggio attraverso il libro "I silenzi di Alfredo Martini" scritto dalla penna delicata di Franco Quercioli: «La nostra conversazione andò avanti e io parlai molto, anche perché ero affascinato da come mi ascoltava. Il suo era un ascolto intenso, quasi che a volte anticipasse il mio pensiero, per cui le parole mi venivano facili e appropriate. Il suo era un silenzio particolare, un silenzio attivo, una capacità che solo i grandi maestri hanno di fare uscire il meglio che abbiamo dentro di noi».

Nel 2014 abbiamo avuto l'onore di conoscerlo e frequentarlo in occasione dell'uscita della sua autobiografia "La vita è una ruota" scritta con Marco Pastonesi. E' un libri ricco di insegnamenti, che parla (anche) di ciclismo e che restituisce lo sguardo di Martini sul mondo che lo circonda, molto aldilà del suo essere uomo di sport, con la grande sensibilità e l'intelligenza che lo ha sempre contraddistinto: "Sono fortunato, ho avuto tanto, forse fin troppo. Ho voluto bene alla vita. Non c’è stato giorno in cui non avessi un appuntamento cui partecipare, un traguardo da superare, un gran premio della montagna da scalare, una vittoria, personale, da conquistare. L’unico consiglio che posso dare ai giovani: adoperate il vostro tempo per fare le cose buone, non sprecate nulla, perché poi vi tocca fare il bilancio, prima che siano gli altri a farlo per voi." E ancora: "Bisogna imparare, imparare il più possibile per sapere che cos’è la vita. Per vivere basta il necessario per fronteggiare i bisogni e la serenità per superare dispiaceri e disagi. Quello che mi hanno insegnato i miei genitori era l’onestà. Ed è l’onestà che ho cercato di insegnare alle mie figlie, e ai miei nipoti, e anche ai miei corridori." E a proposito delle ruote: "Il ciclismo è conoscere se stessi. Il ciclismo è una fatica da poveri: insegna a conoscersi, a capirsi, a capire e – cosa non facile – a riconoscere il valore degli altri."

Buon compleanno caro Alfredo!

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