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Il Cammino di Santiago: le tappe (parte IV)

La regione autonoma della Galizia: 5 tappe da La Faba a Santiago de Compostela

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In questa regione paesaggisticamente straordinaria il turismo riveste soltanto un ruolo secondario, anche a causa dell’isolamento geografico e del clima piovoso per quanto mite. Lungo la salita verso il passo di O Cebreiro, con la regione di Castiglia e León sullo sfondo.

Nonostante sia prima necessario superare i passi di O Cebreiro, San Roque e l’alto do Poio, la Galizia ripaga poi di tutte le fatiche e le privazioni del lungo cammino. Il santuario e villaggio-museo di O Cebreiro e il monastero di Samos sono gli ultimi importanti luoghi di interesse culturale prima della tomba dell’apostolo. 
Qui il Cammino (camiño in gallego) è soprattutto piacere rurale: amene distese di campi, boschi ombrosi e paesi pittoreschi che offrono l’opportunità di raccogliersi un’ultima volta in riflessione prima della meta.
Unica nota dolente: a partire dalla Galizia al più tardi c’è quasi sempre gran movimento perché molti pellegrini iniziano il Cammino da qui. Di conseguenza in alcune circostanze gli alloggi sono affollati e poco accoglienti. Spesso già la mattina presto comincia la sgradevole corsa per accaparrarsi i posti migliori. In questo caso è bene non lasciarsi coinvolgere, tanto più che la densità di alloggi è in costante aumento. Ora nelle classiche località di arrivo delle varie tappe come Triacastela, Sarria, Portomarín, Mérida, Arzúa e Pedrouzo c’è un’enorme varietà di alloggi, ma anche nei piccoli paesini nel mezzo un numero sempre maggiore di ostelli per pellegrini si sta ritagliando una propria nicchia. Il Cammino di Santiago ha creato parecchie fonti di reddito in questi territori un tempo caratterizzati da un numero di strutture ridotto. Purtroppo lungo il Cammino c’è chi cerca di guadagnarsi il favore (e il denaro) dei pellegrini con grande veemenza e, in alcuni casi, addirittura insistenza. Chi volesse evitare questa situazione trova ancora un po’ di quiete e di atmosfera di pellegrinaggio lontano dalle località maggiori e nei piccoli ostelli. In alta stagione è opportuno prenotare presso gli ostelli nei quali si desidera pernottare.

26. La Faba – Triacastela (25,9 km | 7 h 15 min)

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La salita al passo di O Cebreiro è una delle tappe paesaggisticamente più emozionanti. Si consiglia di affrontarla la mattina presto. Dal passo si gode di meravigliosi panorami sui monti circostanti. A bassa quota il Cammino
si immerge nel cuore verdeggiante della Galizia. Lo scenario è ora caratterizzato da boschi, campi e paesini fino a Santiago de Compostela

27a. Triacastela – Barbadelo passando per Samos (29 km | 7 h 30 min)

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Da Sarria molto bello nonostante la vicinanza alla strada grazie a fitti boschi misti di latifoglie. Il percorso tocca alcuni borghi minuscoli. Dopo Sarria il tempo trascorre piacevolmente in un paesaggio idilliaco caratterizzato da ruscelli, boschi, campi e graziosi paesi.

27b. Triacastela – Barbadelo via San Xil (21,5 km | 5 h 45 min)

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Percorso molto rurale, caratterizzato da piccoli paesi, prati e boschi con querce nodose. Elementi tipici della Galizia sono i pasadoiros (grandi lastre di pietra per l’attraversamento di fiumi), le corredoiras (strade incavate tra muri di pietra) e gli hórreos (granai allungati che poggiano su alti sostegni).

28. Barbadelo – Hospital da Cruz (29,6 km | 7 h 45 min)

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Fino a Portomarín la tappa è molto rurale,pascoli per le mucche, piccoli borghi e boschi. Successivamente alcuni tratti paralleli alla C-535.

29. Hospital da Cruz – Mélide (28,1 km | 7 h)

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I boschi diventano più radi, si torna sempre ad attraversare altipiani privi di ombra e quindi molto caldi in estate. La rapida sequenza di piccoli paesi rende la tappa piacevole; sul tragitto ci sono diverse possibilità di ristoro

30. Mélide – Pedrouzo/Arca do Pino (33 km | 8 h 30 min)

Il Cammino prosegue ancora attraverso la serie pressoché infinita di borghi e paesi. Il clima diventa più mite; palme, cactus e banani arricchiscono la vegetazione qua e là. Sempre più spesso i sentieri portano ad attraversare

boschi di eucalipto. Sono alberi non indigeni, piantati per la produzione di carta, che pur emanando un profumo delizioso sono dannosi per l’ecosistema.

31. Pedrouzo/Arca do Pino – Santiago de Compostela (19,7 km | 5 h 30 min)

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Fino ai margini dell’area urbana di Santiago predominano i boschi di eucalipto. Una volta raggiunta Santiago la metà classica è l’Ufficio del pellegrino (Oficina de acogida al peregrino) in rúa Carretas 33 (dalla piazza della cattedrale passare davanti all’Hospital de los Reyes Católicos scendendo la rampa; in fondo girare a destra in rúa Carretas, arrivare quasi alla fine e svoltare a sinistra). Tel. 981 568 846, Pasqua/apr-ott tutti igiorni ore 8-21, nov-mar tutti i giorni ore 10-19, 25 dic e 1 gen chiuso (in questi casi si può ottenere la Compostela nella sacrestia della cattedrale), per informazioni:www.peregrinossantiago.es.

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