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Carlo Budel: la sentinella delle Dolomiti

in arrivo la nuova edizione della storia del custode di Capanna Punta Penia

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Siamo a 3343 metri d'altezza, sopra di noi la montagna più alta del gruppo dolomitico, la Marmolada. Lassù, Capanna Punta Penia non è solo un rifugio ma un raccoglitore di sogni. Quando ci è salito, Carlo Budel, aveva appena lasciato un lavoro sicuro a tempo indeterminato, non sopportava più la routine quotidiana, la monotonia dei giorni e delle ore, e aveva deciso di rispondere a un annuncio che cercava un custode per il rifugio più alto delle Dolomiti. Inizia così una storia di rinascita che è anche una storia di scoperta e di gratitudine per la montagna. 

Nell'attesa di leggere nuovamente La sentinella delle Dolomiti, in una nuova edizione e con un capitolo inedito, vi lasciamo un piccolo estratto dal libro: 

 

A fine stagione, siamo rimasti ormai solo io e la Marmolada: è arrivato l’ultimo dei cento giorni, un tuffo al cuore. 

Mi prendo il tempo per salutare la capanna di Punta Penìa come si deve, con un misto di gioia e tristezza, mentre raccolgo le mie cose, indosso i ramponi, infilo lo zaino e mi metto in cammino, senza fretta e senza voltarmi indietro. 

Mi sono affezionato così tanto a queste grezze pareti in lamiera, che le sento parte del mio corpo. Le porto con me, insieme al panorama fantastico della cima, impresso per sempre nei miei occhi: le vette dolomitiche che sorgono, come isole, in un oceano di nuvole tra le valli, con la luce a colorare quest’universo. 

È un tesoro senza prezzo, quello che mi ha donato la Regina. Con lei ho vissuto ogni giorno intensamente, nel bene e nel male, con gioie e dolori, ma sempre al massimo. Nulla è banale, sulla cima più alta delle Dolomiti, tutto lascia il segno.
Questi giorni sono stati come anni interi della mia vita precedente, che trascorreva grigia, uguale a se stessa e non lasciava traccia. La Marmolada mi ha guarito.  

(…) Sono al settimo cielo, perché ho saputo prendere in mano la mia vita quando sembrava tutto perduto. Ho imparato che per stare bene non sono necessarie cose materiali, anzi. In cima alla Marmolada, lontano da qualsiasi comodità, ho fatto la mia esperienza più bella. La montagna mi ha insegnato che nessun oggetto può darti la felicità, né un’auto superveloce, né i vestiti di marca, è la vita che scegli a fare la differenza.

 

Ci vediamo in libreria dal 26 gennaio!

 

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