Qualche settimana fa vi abbiamo parlato dell'imminente spedizione denominata Marco Polo a Pedali, nata da un sogno lungo più di vent'anni e finalmente giunto a compimento! Alberto Fiorin, dopo averci provato invano una prima volta nei primi anni 2000, torna in sella per pedalare verso Oriente, alla ricerca della Via Della Seta nell'anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, con lui l'amico Dino Facchinetti. Un viaggio ambizioso ed entusiasmante che abbiamo deciso di raccontarvi con un appuntamento mensile, per accompagnare i nostri ciclonauti sino a Pechino, dove arriveranno il prossimo agosto.
La linea dell’acqua.
Entrando in bicicletta in Turchia, sono già sei nazioni in soli 13 giorni, ci siamo resi conto di aver valicato la linea dell’acqua (potabile), oltrepassando quel confine oltre il quale - e sarà d’ora in poi ovunque, fino alla Cina - dai rubinetti non esce acqua potabile e per bere sei costretto ad acquistare acqua in bottiglia.
Non ci avevo mai pensato, pedalando ti rendi conto di cose che con altri mezzi di trasporto non percepisci: qui in sella hai bisogno assoluto di acqua, devi idratarti continuamente, non solo quando fa caldo.
E a casa dai tutto per scontato, se sei con la borraccia vuota ti ingegni e allora vai in cerca di un cimitero, dove ha la certezza di poterti dissetare.
In Italia però, in Europa.
Ma quando valichi la linea dell’acqua, il confine idrico potabile, lo spartiacque displuviale che per l’appunto si trova non a caso in Turchia, tutto cambia.
Ciò che da noi è scontato, nel nostro comodo primo mondo, nella maggior parte degli altri paesi non lo è.
Qui l’acqua in bottiglia si trova in mille fogge diverse, dalle dimensioni minime (33 ml) alle dimensioni esagerate da bomboloni da 10 o 20 litri.
Sembra strano ma la stragrande maggioranza della popolazione mondiale vive così, compra continuamente e normalmente acqua, mentre noi siamo abituati a sprecare l’acqua potabile con docce infinite o addirittura ad usarla per lo sciacquone del gabinetto.
Tutte questioni di prospettive. E la visione dalla sella aiuta a chiarirle…
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