Alberto Brambilla

Alberto Brambilla

Alberto Brambilla

Alberto Brambilla è nato nel 1955 a Busto Arsizio, dove tuttora vive. Fin da giovane ha coltivato due grandi passioni: la letteratura e lo sport. Due mondi apparentemente distanti che, nel suo percorso umano e professionale, si sono intrecciati in modo profondo e originale.

Alberto Brambilla è professore presso l’Università di Verona. Si occupa di letteratura, con un’attenzione particolare al racconto sportivo e alle forme narrative che danno voce all’esperienza fisica ed emotiva dello sport.

Alberto Brambilla

Scrivere (e insegnare) lo sport

La carriera di Alberto Brambilla si è sviluppata tra l'insegnamento universitario, la scrittura saggistica e quella narrativa. Ha curato volumi e convegni dedicati al rapporto tra sport e letteratura, tra cui La nostalgia dell’eroe. Tra sport e letteratura e il libro Scrittura e sport, scritto insieme a Sergio Giuntini, Presidente della Società Italiana di Storia dello Sport, edito dalla Libreria editrice universitaria (Verona, 2003).

È anche direttore della collana La corsa di Atalanta per l’editore Limina, un progetto editoriale interamente dedicato alla tradizione italiana della scrittura sportiva. In parallelo, ha realizzato antologie per ragazzi con racconti sportivi pubblicati da Mondadori Scuola e Loescher, pensate per avvicinare i più giovani al piacere della lettura attraverso lo sport.

Il libro pubblicato con Ediciclo: La coda del drago

Con Ediciclo, Alberto Brambilla ha pubblicato La coda del drago, un libro unico nel suo genere che racconta il Giro d’Italia in un modo completamente nuovo. Qui il Giro non è solo una corsa ciclistica, ma un grande romanzo popolare che si snoda lungo le strade d’Italia, vissuto senza schermi e senza filtri.

Il libro risponde a domande che tutti ci siamo fatti: perché milioni di persone si appostano ai bordi delle strade, sotto il sole o sotto la pioggia, per vedere passare i corridori? Cosa cerchiamo quando fissiamo quella "coda del drago" multicolore che scompare dietro un tornante? Brambilla ci guida in questo viaggio con uno stile che unisce narrazione, lezione universitaria, cronaca sportiva e storia letteraria.

Attraverso le voci di grandi scrittori come Achille CampanileDino BuzzatiVasco PratoliniAnna Maria Ortese e molti altri, l’autore ci mostra come il Giro d’Italia sia diventato un mito collettivo, una grande avventura che parla di sogni, speranze e identità.

Altri libri e riconoscimenti

Oltre al volume pubblicato con Ediciclo, Alberto Brambilla è autore del romanzo Viola come il sangue, edito da Limina, 1998, è stato vincitore del Premio Coni per la letteratura sportiva nel 1999. Insieme a Luigi Surdich ha curato la raccolta Il calcio è poesia, edito da Il Nuovo Melangolo, 2006, è stato premiato con il Premio Chiavari nel 2006.

Il suo lavoro si distingue per uno stile narrativo limpido, coinvolgente e mai retorico. Le sue storie colpiscono per la loro autenticità e per la capacità di dare voce a un’umanità vera, fatta di piccoli gesti e grandi emozioni.

Una scrittura che pedala accanto al lettore

Leggere Alberto Brambilla significa scoprire una letteratura dello sport che va oltre la cronaca e oltre la competizione. Nelle sue pagine, lo sport diventa racconto di vita, esperienza condivisa, occasione per riflettere su sé stessi e sul mondo.

Con uno stile sobrio e coinvolgente, Alberto Brambilla accompagna il lettore lungo strade fatte di memoria, fatica, amicizia e libertà. E ogni volta, con delicatezza, ci ricorda che anche una semplice pedalata può diventare una storia da raccontare.

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