

Cosa ci fanno due cicloviaggiatori lungo la Via della Seta?
Un viaggio nato più di vent'anni fa e poi interrotto bruscamente che oggi, in occasione dell’anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, può essere nuovamente realizzato. Alberto Fiorin, scrittore, docente, ma soprattutto ciclonauta, con molte avventure a pedali alle spalle, partirà il prossimo 25 aprile da Venezia per pedalare lungo la Via della Seta e ricostruire la storia dell'esploratore veneziano. Con lui ci sarà Dino Facchinetti, segretario del Pedale Veneziano.
L’impresa, percorsa una prima volta nel 2001 da un gruppo di amici, e da cui è nato il libro Strade d’Oriente, viene ora dai due riproposta attraverso 12 nazioni: Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaijan (traghetto Mar Caspio), Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakhstan e Cina (Urumqui, Lanzhou, Xi’an).
Un totale di 82 tappe per oltre 12 mila chilometri, un viaggio-avventura che li porterà alle porte di Pechino sul sellino delle loro biciclette, ai primi di agosto. Come per l’impresa di Polo, l’intento è quello di scoprire mondi e culture diverse scegliendo un mezzo di trasporto lento, che possa dilatare il tempo e le emozioni, e che porti con sé anche un messaggio importante di sostenibilità ambientale, viaggiando senza alcun mezzo al seguito.
Vi racconteremo qui alcune tappe di questa impresa, attraverso foto e appunti di bordo. Ma nel frattempo, per scoprire qualcosa in più su questo antico itinerario, ecco alcuni consigli di lettura.