Collana: Battiti
La stagione 1989-90, col secondo scudetto del Napoli e i Mondiali in Italia, segna la lenta ma traumatica rottura in un gruppo di liceali napoletani nell’anno degli esami di maturità. Gringo, oriundo di Caserta, figlio di impiegati statali, ama Napoli così com’è e vuole lasciare andare le cose come sono sempre andate. Il Milanese, comunista, figlio di proletari, si sforza di parlare in italiano corretto e detesta il pressappochismo diffuso; per questo tifa per il Milan di Sacchi, ideale realizzazione di meritocrazia e collettivismo, contrapposto all’individualismo incarnato da Maradona. Penalizzato dall’arbitro Lo Bello, a Verona il Milan perde lo scudetto, a vantaggio del Napoli, che ottiene una discussa vittoria a tavolino dopo che un suo giocatore viene colpito da una monetina allo stadio di Bergamo. Gringo e il Milanese rompono la loro amicizia: contro il Milanese si schierano Mozzarella e Anatomia, gli altri due componenti del gruppo, troppo ossessionati rispettivamente da cibo e sesso per voler cambiare le cose. La storia ha il suo finale quattro anni dopo: Gringo si è trasferito a Milano dove ha avuto un posto pubblico grazie a una raccomandazione; il Milanese, rimasto a Napoli, assiste alla TV all’ultima “sacra rappresentazione” di Maradona che, ai Mondiali americani del ‘94, segna un gol alla la Grecia e urla la sua rabbia dentro la telecamera.
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