Collana: Fuori Collana
«La nostra conversazione andò avanti e io parlai molto, anche perché ero affascinato da come mi ascoltava. Il suo era un ascolto intenso, quasi che a volte anticipasse il mio pensiero, per cui le parole mi venivano facili e appropriate. Il suo era un silenzio particolare, un silenzio attivo, una capacità che solo i grandi maestri hanno di fare uscire il meglio che abbiamo dentro di noi».
I silenzi di Alfredo Martini, pieni di rispetto e di significato, erano talvolta più efficaci delle parole. Pedalando a fianco di Coppi e Bartali e poi, come Commissario Tecnico, guidando per oltre vent’anni la Nazionale italiana di ciclismo a entusiasmanti e ripetuti successi, Martini è stato un luminoso esempio di etica del lavoro e dello sport. In questo libro Franco Quercioli racconta i suoi incontri con il grande, indimenticabile Alfredo del quale, il 18 febbraio 2021, ricorre il centenario della nascita.
Alfredo Martini (Calenzano, 18 febbraio 1921 – Sesto Fiorentino, 25 agosto 2014) è stato corridore professionista dal 1941 al 1957, poi commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo su strada dal 1975 al 1997, 23 campionati del mondo consecutivi, con sei ori, sette argenti e sette bronzi.
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