Collana: A passo d'uomo
È possibile attraversare a piedi la Grande Pianura, senza farsi investire da un autoarticolato? E quante storie si possono incontrare, scritte sulla terra tra Bologna e Milano? È proprio vero che «in pianura il TAV non ha fatto danni » e «tanto l’ambiente era già degradato»? Esiste un’altra Padania, oltre i capannoni e l’umido dei fossi, i campi di granturco e la noia piatta? Dopo aver camminato da Bologna a Firenze, sui crinali dell’Appennino e tra le pagine de Il sentiero degli dei, Gerolamo torna, zaino in spalla, per unire a forza di passi due grandi città italiane: Bologna e Milano, da Piazza Maggiore a Piazza Duomo. Questa volta, però, non c’è un sentiero già tracciato, non ci sono i segnavia biancorossi del CAI e nemmeno le carte da escursionisti al 25.000. Gerolamo deve costruirsi il percorso un metro dopo l’altro: raccoglie indicazioni su luoghi d’interesse e strade bianche, frequenta forum di viandanti e biciclettari, visita i geoportali di Emilia Romagna e Lombardia, passa le notti su mappe digitali e satellitari, impara tutto quel che c’è da sapere sui navigatori GPS. E quando alla fine parte, scopre che per arrivare a Milano gli toccherà commettere diversi reati, dalla violazione di domicilio all’invasione di terreno. Eppure procede, in una rinnovata sfida contro l’Alta Velocità ferroviaria e il consumo del suolo, deciso a rivendicare il proprio diritto al paesaggio e alla viandanza.
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