Viaggio lento si sa, è sinonimo di viaggio virtuoso. Sfortunatamente però, il viaggio lento è associato, nell’immaginario collettivo, anche al viaggio faticoso. Come fa a concedersi il lusso della lentezza chi non ha dimestichezza col cicloturismo oppure chi suda al solo pronunciare le parole “a piedi”? Un’idea semplice e “rivoluzionaria” è quella di viaggiare utilizzando i trasporti pubblici locali. Paolo Merlini da anni pratica e racconta questo “uso improprio” dei servizi di mobilità pubblica ed è convinto che costituiscano il giusto equilibrio tra lentezza e comodità. Ha infatti avuto modo di saggiare il servizio delle autolinee locali e constatando l’eccellenza di molte aziende di trasporto pubblico e l’affidabilità degli autisti, spesso molto disponibili e fonti inesauribili di informazioni sul territorio.
Ogni giorno migliaia di autobus tessono una capillare rete di linee extraurbane che penetrano nel profondo della provincia italiana solcando, a velocità moderata, le belle strade della Penisola archetipo (ammodernato) della viabilità nazionale. Basta scegliere una meta e informarsi sugli orari delle autolinee che servono la zona.
Con biglietti di pochi euro, comodamente seduti a quasi due metri di altezza, si può godere del lungometraggio della “Bella Italia” che scorre lento fuori dal finestrino. Con i bus di linea si attraversa un territorio in maniera economica, ecologica, virtuosa e il più possibile rispettosa degli abitanti che poi sono anche gli occasionali compagni di viaggio sempre prodighi di suggerimenti. È una forma di viaggio che si può praticare dai dodici ai novant’anni senza essere accompagnati dai genitori.