Claudio Gregori, Marco Pastonesi
Parabiago la Città iridata da Ferrario - Zurigo 1923 a Saronni - Goodwood 1982
Collana: Miti dello Sport
Parabiago: una città alle porte di Milano e due campioni del mondo di ciclismo su strada. Libero Ferrario, primo italiano a indossare la maglia iridata, Mondiali del 1923 - Zurigo (Svizzera), categoria dilettanti, e Giuseppe Saronni, iridato ai Mondiali del 1982 - Goodwood (Inghilterra), categoria professionisti.
Tutti e due in volata: Ferrario su sei compagni di fuga, Saronni sul gruppo dei migliori. A cento anni dal trionfo inatteso di Ferrario e a quaranta da quello attesissimo di Saronni, qui si ricordano le due imprese. Luoghi e tempi, strade e cieli, compagni e avversari, emozioni e brividi, confidenze e retroscena.
È con la tradizione ciclistica che Parabiago si distingue agli occhi del mondo, crescendo e celebrando due campioni mondiali su strada: il grande Giuseppe Saronni, di cui si festeggiano i 40 anni dalla vittoria a Goodwood nel 1982, e Libero Ferrario, primo italiano ad indossare la maglia iridata del Campionato del Mondo di Ciclismo a Zurigo nel 1923.
Saronni: “È fatta. Sorrido, rido, me la godo. Tengo il centro della strada. Alzo braccia, mani, dita, polpastrelli al cielo. Avrò il fiatone, ma non lo sento. Avrò il cuore in gola, ma non lo avverto. Avrò urla e grida, ma non le ascolto. Che cosa si prova in quei momenti? Tutto e niente, un niente che è tutto. E che lo sarà per sempre”.
Elegante, aerodinamico, Ferrario sembra disegnato dal vento. Nel suo movimento regna l’armonia. Supera Eichenberger rapido e vola avanti verso il traguardo, preciso come la freccia scagliata dalla balestra di Guglielmo Tell. Taglia a ruota libera la linea d’arrivo. Vince, nel tripudio, con oltre tre macchine di vantaggio.
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