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Lo Zen e l'arte di andare in bicicletta

la vita e altre forature di un nomade a pedali

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  • PAGINE: 144
  • FORMATO: 13x20 cm
  • LINGUA: Italiano
  • RILEGATURA: Brossura filo refe
  • PRIMA EDIZIONE: febbraio 2010
  • ISBN: 9788888829906
  • COLLANA: Biblioteca del ciclista
14.50   Ediciclo Editore

Dopo il giro del mondo in bici in 7 anni, dopo aver scalato tutte le più alte vette dell’universo in sella al suo fedele “yak”, dopo aver assorbito colori, immagini, sensazioni e conosciuto un patchwork inebriante di persone, dopo avventure, sofferenze, estasi in cammino, Claude Marthaler racconta la sua anima a pedali, filosofeggia sull’andare in bicicletta, descrive il mondo visto dal sellino.

La sua è poesia quotidiana, filosofia, linguaggio dei sogni e dei desideri. È il racconto di chi vive la bici come una parte di se stesso, un prolungamento del proprio corpo. Marthaler ci spiega cosa significa viaggiare a pedali, ma anche semplicemente pedalare senza una destinazione, con la mente vuota, lasciandosi riempire dalle immagini e dalle sensazioni.
Descrive la grande ruota del mondo, e cosa si vede attraverso i suoi raggi. È la sua vita e altre forature. 

«L’utilizzo della bici personalizza il mondo, ce lo rende più vicino, più comprensibile, più indispensabile, aumenta la nostra attenzione agli infimi dettagli e accende il nostro senso dell’allerta. Pedalare è provare visceralmente la nozione di energia, la nostra appartenenza al mondo. Un mondo non frammentato da muri, da motori o da media, ma vissuto come il proprio spazio ludico di conoscenza. Ci si sente abitati da un sentimento d’innovazione, cavalcando il mezzo di scoperta empirica. Si può percorrere l’ambiente ciclicamente, come un pendolare, o ciclisticamente, come un esploratore!»



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